È nozione comune il considerare la dieta come una serie continua di privazioni, durante la quale ci possiamo concedere soltanto qualche sporadico e poco soddisfacente sfizio. Questo è principalmente dovuto al fatto che, nello stilare un programma nutrizionale, il dietologo è costretto a dare delle linee guida che siano piuttosto generaliste e non totalmente rivolte al singolo individuo.
Ci sono moltissimi fattori da prendere in considerazione, che vanno ben oltre i gusti in fatto di cibi e l’eventualità che qualcosa possa proprio non piacere. Più di qualsiasi altro fatto, il saper cucinare e aver tempo di dedicarsi alla preparazione del cibo è il più importante.
Moltissime ricette estremamente gustose che fanno parte della tradizione possono essere proposte anche all’interno di un regime restrittivo, con qualche piccola modifica riguardante alcuni ingredienti, dosaggi e metodi di cottura. Non si tratta di varianti “fit”, tanto apprezzate sul web ma che in realtà vanno a modificare profondamente il gusto e la piacevolezza del fatto, ma di piccoli cambiamenti che lasciano quasi completamente uguale il gusto delle pietanze.
Usare i grassi con furbizia
Quando cuciniamo un pezzo di carne o pesce, tendiamo ad aggiungere oli o grassi per evitare che esso si attacchi alla padella o comunque come insaporitore. Il grasso aggiunto non fa altro che aumentare il contenuto calorico del piatto finale, rendendolo appunto poco ideale per una dieta.
Alcuni alimenti abbastanza grassi come possono essere determinate parti del bovino, il salmone o il maiale andrebbero cotti o senza alcuna aggiunta di olio, oppure utilizzando il suo stesso grasso. Sarebbe sufficiente rimuoverlo precedentemente, aggiungerlo in padella durante la fase di riscaldamento della superficie in modo che si sciolga lentamente lasciando un leggero strato che migliora l’anti aderenza, senza però aggiungere di fatto calorie.
Metodi di cottura alternativi
Tutti sappiamo ormai che la frittura è tutt’altro che salutare, così come lo è qualsiasi ricetta che richiede un’altissima quantità o di zuccheri, o di grassi aggiunti. Nel caso degli zuccheri si potrebbe optare per dolcificanti alimentari ipocalorici, che sostituiscono il senso zuccherino senza alterare il sapore in alcun modo. Per quanto riguarda la cottura, le variabili sono moltissime.
La cottura al forno in generale richiede molti meno grassi rispetto ad una cottura in pentola o padella, perché avendo il calore distribuito lungo tutte le direzioni non crea accumuli che porterebbero il cibo a seccarsi e attaccarsi al fondo. Allo stesso tempo, la friggitrice ad aria è un altro elettrodomestico molto apprezzato per la cottura di alimenti senza aggiunta di oli proprio per la texture croccante che riesce a regalare. Infatti questo sistema di cottura è entrato stabilmente in moltissime cucine, al pari di un qualsiasi fornetto elettrico.
Seppur abbastanza recente, ormai ne esistono svariate versioni con moltissime funzionalità. Per farsi un’idea può essere utile consultare www.friggitriciariascontate.it, sito che si occupa di trovare le migliori offerte e dare una sorta di indicazione all’acquisto, molto utile per chi non ne ha mai avuta una.
Varianti light
Partendo dal presupposto che gran parte die prodotti che contengono “fit”, “light” o “protein” nella propria denominazione sono spesso fuffa pensata solamente come marketing, alcuni risultano essere veramente validi.
I latticini come mozzarelle e formaggi tendono ad essere effettivamente prodotti che, nella versione light, presentano ottimi valori nutrizionali e potrebbero essere inseriti nella dieta come sostituti dell’alimento nella forma tradizione. Ciò che ancora più stupisce è che in questi casi il gusto e la consistenza non cambiano assolutamente, ma con un apporto calorico ben inferiore.
Per avere la certezza di acquistare un prodotto di qualità e funzionale alla dieta, è sempre consigliato paragonare due varianti, una light ed una non, osservando di quanto cambiano i valori nutrizionali, così da farsi un’idea.