Tra i tanti animali da compagnia, c’è chi apprezza i volatili. Ad oggi esistono diverse tipologie di uccellini che possono essere tenuti in casa. Fra questi ricordiamo: pappagallini, parrocchetti, canarini e molto altro. Questi volatili vengono quasi sempre acquistati in coppia, in modo da poter permettere una riproduzione in modo naturale.
Ma come prendersi cura di questi volatili e come assicurarci che la riproduzione avvenga nel migliore dei modi?
All’interno della nostra guida andremo a vedere come avviene la riproduzione, nello specifico dei canarini, proponendo consigli utili per la cura dei piccoli e per la loro crescita.
Periodo di accoppiamento e preparazione nido
E’ importante sapere che i canarini si riproducono solitamente tra la primavera e l’estate, motivo per cui è necessario tenerli in un posto abbastanza luminoso, per far si che la riproduzione avvenga nel modo corretto.
Come ogni coppia di animali, per portare avanti una riproduzione, è necessario che gli uccellini siano a proprio agio, ma soprattutto che siano in età fertile e che siano ben nutriti. Dato il periodo di riproduzione, sarebbe consigliabile prendere la coppia di canarini mesi prima, magari nei primi mesi invernali, facendo così in modo da dargli il tempo di ambientarsi e di nutrirsi adeguatamente.
I canarini, in natura, costruiscono da sé il nido con quello che trovano, come ad esempio rametti, paglia o sassolini. In cattività ovviamente questo non è possibile e, per tale motivo, sarà necessario comprare un nido apposito, da sistemare nella gabbia durante il periodo di riproduzione, lasciando a loro il compito di posizionare i materiali per imbottire il nido. Sul mercato vengono venduti materiali come la yuta, composto molto simile a ciò che i canarini potrebbero trovare in natura. Puoi approfondire l’argomento su questo articolo dedicato ai nidi.
La cova delle uova
Una coppia di canarini, mediamente per il 70% delle volte, riuscirà sempre a fare uova durante una stagione riproduttiva. La cova dura circa 4 mesi e solitamente vengono deposte fino a 6 uova.
C’è da dire, tuttavia, che non sempre le uova si schiudono per svariati motivi. In primis potrebbe avvenire una mancata fecondazione, magari perché il maschio non era ancora nel periodo di piena fertilità o semplicemente non era in perfetta forma per essere pronto alla riproduzione. Altre volte, la mancata schiusa può essere dovuta al luogo dove si trovano i canarini.
Bisogna infatti stare attenti a tenerli lontani da luoghi troppo umidi o troppo poco umidi. E’ necessario che l’umida sia il più simile possibile a quella del loro habitat naturale. Questo fattore, infatti, potrebbe uccidere l’embrione. In altri casi, la morte dell’embrione può avvenire per incompatibilità di geni, motivo per cui non sempre basta avere una coppia di canarini, ma anche un po’ di fortuna nel trovare una coppia compatibile.
E’ consigliabile comunque orientarsi su coppie dello stesso peso e osservarne il più possibile il loro comportamento per capire se possano essere o meno compatibili come coppia.
Alimentazione pre e post nascita
Solitamente l’alimentazione dei canarini è costituita da misticanza di semi. Durante la fase riproduttiva è importante che l’alimentazione del canarino sia maggiormente colma di proteine e grassi, rispetto alla loro solita dieta, aggiungendo anche ulteriori vitamine al loro pasto. Quando nasceranno i piccoli, l’alimentazione sarà costituita da una dieta a base di tuorlo d’uovo, con un po’ di latte o della semola con acqua. Si utilizzano inizialmente questi alimenti, piuttosto che cibi pronti per canarini, perché sono più leggeri. Diversamente da questi, quelli in commercio potrebbero risultare troppo pesanti per lo stomaco minuto di un canarino appena nato. Importante sarà anche farli bere, poiché da soli non ne sarebbero capaci. Si può utilizzare una siringa senza ago, con all’interno dell’acqua, in modo da consentirgli di bere a piccole dosi durante la giornata.